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Pensione di reversibilità (Pensioni ai superstiti)

E' un beneficio finanziario in questione a favore dei superstiti dei lavoratori deceduti o pensionati. Possono beneficiarne i superstiti dei lavoratori deceduti e lavoratori autonomi, i titolari di pensione o di assicurazione pagata dall'INPS.



La pensione di reversibilità prende il nome di pensione indiretta se il defunto non aveva diritto ad una pensione, fosse assicurato (i superstiti del titolare di pensione invalidità ordinaria sono considerati superstiti di assicurati non essendo l'assegno reversibile).

La pensione ai superstiti prende il nome di una pensione di reversibilità se la persona deceduta era un pensionato diretto (vecchiaia, anzianità, invalidità e disabilità), che avendone diritto era in corso di liquidazione della stessa.


Requisiti contributivi del deceduto

Il lavoratore deceduto, non pensionato, deve aver completato i requisiti della normativa precedente per pensione di vecchiaia (780 contributi settimanali), o dalle esigenze della pensione di invalidità (260 settimane, di cui 156 nei cinque anni precedenti la data della morte).

Ai superstiti del titolare della disabilità ordinaria va una pensione indiretta a condizione che i requisiti di cui sopra siano realizzati, anche nel calcolo dei contributi anche il periodo di godimento dell'assegno.

Lasciando da parte il requisito se il lavoratore è deceduto per cause di servizio che non ha dato luogo, comunque, al pagamento di una pensione a seguito dell'incidente.

NB. I superstiti da assicurati nel regime contributivo in assenza dei requisiti di cui sopra riceveranno una tantum per il pagamento di un indennizzo, a condizione che si trovano nelle condizioni economiche di cui all'articolo 3, comma 6, della L. 335 / 1995 (Circolare 104 del 16 giugno 2003).

In caso di decesso che si è verificato durante la domanda di pensione di invalidità è possibile calcolare la pensione di reversibilità con il beneficio dell'aumento di anzianità di servizio prevista per i titolari di pensione di invalidità.


Requisiti soggettivi dei superstiti

Al pagamento della pensione hanno diritto:

Il coniuge superstite. Se risulta :

- separato "consensualmente", la pensione di reversibilità può essere concessa in ogni caso;

- separato "con addebito di colpa", la pensione può essere concessa solo se il richiedente ha il diritto agli alimenti stabilito dal tribunale (la concessione dell'indennità è rilevabile dalla sentenza di separazione);

- divorziato, può ottenere la pensione solo se percepiva un assegno di divorzio, e non si è risposato.


N.B. Contitolarità di coniuge superstite e coniuge divorziato.
Nel caso in cui il defunto dopo il divorzio si sia risposato il compito di ripartire il trattamento di reversibilità tra il coniuge superstite e coniuge divorziato compete al tribunale, l'INPS procede alla ripartizione agli aventi diritto che n e hanno presentato domanda di pensione indiretta o di reversibilità a base delle disposizioni del giudice, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo alla data di notifica della decisione con la quale la Corte ha dato una quota della pensione al coniuge divorziato.

L'Istituto, tuttavia, non è in grado di fornire la quota al coniuge divorziato in pensione prima della notifica della sentenza, che è il titolo giuridico per la determinazione dell'importo di tale tassa. Fino a tale data i pagamenti sono stati effettuati nella misura stabilita ed al soggetto risultante avente diritto.


I figli legittimi, legittimati, adottati, affiliati, naturali, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, nati da precedente matrimonio del defunto, la data della sua morte che sono:

- minori (sotto i 18 anni);

- disabili di qualsiasi età, alla data di decesso del / dipendente e pensionato o dipendono dalla stessa;

- studenti (fino a 21 anni), che alla data del decesso del / o dipendente e pensionato dipendono dalla stessa retribuzione e senza lavoro;

- universitari (fino a 26 anni e non oltre il corso legale di laurea) alla data del decesso del / dipendente e pensionato o dipendono dalla stessa retribuzione e senza lavoro.

NB: è necessario sospendere il servizio in relazione al bambino o studente universitario (proprietario o co-proprietario del servizio) che, dopo la concessione di una pensione indiretta o di reversibilità, inizia un lavoro anche se lo stesso ha è precario o saltuario.

La Corte costituzionale nella sua sentenza dal 22 al 25 febbraio 1999, n. 42 ha esaminato i casi di lavoro per brevi periodi e da cui derivano i redditi più bassi. L'applicabilità del Giudizio è anche oggetto di una decisione espressa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I bambini disabili che svolgono un lavoro in laboratori protetti mantengono il diritto alla pensione di reversibilità (Circolare 137 del 10 luglio 2001).

Dal 31 dicembre 2007 è necessario verificare la finalità terapeutica per il lavoro svolto dalla persona incapace, e l'acquisizione delle prove documentali che il collocamento è stato fatto come parte di un programma di riabilitazione realizzato dal Centro per l'impiego.

Bambini nati dopo la sua morte, nel trecentesimo giorno dalla data del decesso del genitore.

I figli sposati, ma non disabili, che risultano alla data del decesso del lavoratore o pensionato se a carico dello stesso.

Nipoti minori (equiparati ai figli) se a carico



N.B.: Sono considerati a carico del deceduto i figli:

- gli studenti maggiorenni che hanno un reddito annuo non superiore alla pensione minima aumentata del 30%;

- disabili anziani con un reddito annuo non superiore a quella prevista per la pensione per disabili totale civili;

- anziani disabili, titolari di accompagnamento, in possesso di un reddito annuo non superiore a quella prevista per la pensione per invalidi civili di importo totale maggiore di compensazione.

- Nipoti minori (pari a figli legittimi e legittimati) conviventi purchè:
1) non siano titolari di alcuna pensione o di altri redditi che portano alla autosufficienza economica del minore;

2) a totale carico del deceduto che provvedeva al mantenimento


In assenza di un coniuge, dei figli e i nipoti la pensione può essere pagata:
1) ai genitori con più di 65 anni di età, pensionati che sono alla data di decesso del / o dipendente e pensionato a carico.


In assenza di un coniuge, figli, nipoti e genitori della pensione può essere pagata:
1) fratelli celibi o sorelle nubili se disabili, pensionati che sono alla data del decesso del / o dipendente e pensionato a carico.


Presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata sul modulo (SO1) presso gli uffici INPS o scaricato dal sito web della www.inps.it e presentata direttamente all'ufficio, o inviata per posta o per via elettronica, anche attraverso gli istituti di patronato.

Lo stesso deve essere accompagnato da autocertificazione dei dati personali forniti al posto di registri dello stato civile, la documentazione indicata nel modulo, e tutta la documentazione comprovante il possesso dei requisiti soggettivi dei superstiti e le dichiarazioni dei redditi.

Devono inoltre essere indicati, oltre ai dati del richiedente quelli di altri superstiti aventi diritto, al fine di consentire la corretta applicazione delle aliquote fiscali per le diverse categorie di superstiti.

L'Istituto per il calcolo della prestazione deve prendere in considerazione le quote degli aventi diritto anche di chi non ne ha fatto espressamente richiesta.

Se vengono richieste quote di contitolarità per figli, fratelli o sorelle disabili deve essere presentato anche il modello di certificazione (SS3), compilato da un medico. La domanda è valida anche come richiesta di pensione maturata e non riscossa dal defunto.


Decorrenza

La pensione decorre dal 1° giorno del mese che segue quello del decesso dell'assicurato o del pensionato. La stessa parte nel mese dopo la nascita, per la quota di contitolarità per i bambini nati dopo la sua morte.


Determinazione dell'importo

L'importo della pensione è determinato in base alla seguente tabella:

RICHIEDENTE PERCENTUALE
della pensione spettante al deceduto (*)
Solo il coniuge 60 %
Solo un figlio 70 %
Coniuge e un figlio 80 %
Due figli
Coniuge e due figli 100 %
Tre o più figli
Un genitore 15 %
Un fratello o sorella
Due genitori 30 %
Due fratelli o sorelle
Tre fratelli o sorelle 45%
Quattro fratelli o sorelle 60%
Cinque fratelli o sorelle 75%
Sei fratelli o sorelle 90%
Oltre sei fratelli o sorelle 100%

(*) L'aliquota si applica anche sulla parte di integrazione al minimo qualora, in funzione dei redditi posseduti, la pensione di cui era titolare il deceduto ovvero la pensione spettante ad assicurato deceduto abbia titolo a detta integrazione.




Incumulabilità con redditi del beneficiario

La pensione ai superstiti liquidata a decorrere dal 1.9.1995 viene ridotta se il titolare possiede altri redditi, come da seguente tabella:

AMMONTARE DEI REDDITI PERCENTUALI DI RIDUZIONE
Reddito superiore a 3 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, calcolato in misura pari a 13 volte l'importo mensile in vigore al 1° gennaio. 25 %
dell'importo della pensione
Reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, calcolato in misura pari a 13 volte l'importo mensile in vigore al 1° gennaio. 40 %
dell'importo della pensione
Reddito superiore a 5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, calcolato in misura pari a 13 volte l'importo mensile in vigore al 1° gennaio. 50 %
dell'importo della pensione


Tabella limiti di reddito
Sia al momento della domanda di pensione che negli anni successivi deve essere presentata una dichiarazione dei redditi percepiti nello stesso anno, al fine di determinare l'esatta entità della riduzione da effettuare sulla pensione.

In presenza di reddito appena sopra il limite per ogni livello di reddito, ci sarà una disposizione di salvaguardia che il trattamento risultante dal reddito complessivo con la pensione di reversibilità ridotta non può essere inferiore a quello che è per lo stesso soggetto del reddito assenza era pari al limite superiore di età immediatamente precedente a quella in cui si posiziona il reddito posseduto.

Pensioni ai superstiti erogate a decorrere prima del 01/09/1995 soggetta a incumulabilità sono state lasciate in pagamento per lo stesso importo, se più favorevole, e lo stesso non si applica aumenti annuali previsti dalla legge. L'incumulabilità non si applica in presenza di co-proprietari


Incumulabilità con altri redditi

Il divieto di cumulo tra pensione ai superstiti e rendita INAIL ha interessato solo la pensione di reversibilità che proviene da pensione di invalidità nel periodo dal 01/09/1995 al 30/06/2000. Questo divieto non è più attivo daò 01/07/2000 .

Da quella data le pensioni ai superstiti (indirette e reversibilità) sono completamente cumulabili con le rendite Inail


Pensione ai superstiti, assegno sociale e pensione sociale

Quando il titolare di un assegno sociale o pensione sociale diventa titolare di pensione ai superstiti, perde lo stesso diritto a tali prestazioni di natura caritatevole, e sono quindi ritirati dalla data di efficacia del nuovo consiglio di amministrazione, anche se questi sono a carico del corpo differente INPS. Invece deve essere ricostituito solo quando invece quei benefici derivano da invalidità civile, essendo il reddito dell'anno precedente, secondo le norme vigenti, il requisito per la concessione o la revoca.


Cause di cessazione

Il diritto alla pensione di reversibilità si estingue nei seguenti casi:

Per il coniuge se si risposa. Per la persona il cui diritto alla pensione cessa di aver esistere perchè si risposa è dovuto un assegno una tantum pari a due anni della sua quota di pensione, compresa la tredicesima mensilità, nella misura dovuta alla data del nuovop matrimonio. Nel caso in cui il risultato di uscita delle pensioni, nonché al coniuge, ai figli, la pensione deve essere riliquidata a favore di questi ultimi applicando le aliquote di reversibilità previste in relazione alla mutata composizione del nucleo familiare;

per i bambini di età inferiore ai 18 anni di età;

• per i figli studenti della scuola media o professionale, quando iniziano la propria attività lavorativa, o interrompono o terminano i loro studi e comunque al compimento di 21 anni di età. La prestazione di lavoro dipendente dei figli studenti, o che superameno di 21 anni o l'interruzione degli studi non comportano l'estinzione, ma soltanto la sospensione del diritto alla pensione. A condizione che il diritto non esista alla data della morte del predecessore in quanto non ci sono le condizioni richieste, nel caso in cui tali condizioni non sono nel godimento del beneficio pensionistico viene sospeso e poi ripreso quando la causa della sospensione cessa.

• per figli studenti universitari che lavorano, o interrompono i loro studi o finiscono il proprio corso di laurea e comunque non oltre l'età di 26 anni. L'inizio di una prestazione lavorativa da parte dei figli studenti universitari e l'interruzione degli studi non comportano l'estinzione, ma soltanto la sospensione del diritto alla pensione. A condizione che il diritto non sussistesse quando la data della morte del predecessore non c'erano condizioni richieste, nel caso in cui tali condizioni non sussistono nel godimento del beneficio pensionistico viene sospeso e per poi riprendere quando la causa della sospensione cessa.

• per i bambini disabili, se viene men lo stato di disabilità;

• per i genitori se conseguono altra pensione;

• per i fratelli e sorelle qualora conseguano altra pensione, o contraggono matrimonio, o non sussista più lo stato di di disabilità;

• i nipoti minorenni, figli legittimi, sono soggetti alle stesse cause di cessazione e / o la sospensione del diritto alla pensione di reversibilità prevista per i figli.

NB La cessazione della contitolarità di una o più parti determina la Rivalutazione delle prestazioni nei confronti dei beneficiari restanti, calcolando la pensione dopo la data di l'originale con l'aumento e l'equalizzazione della legge succedutesi nel tempo, sulla base delle aliquote relative ai restanti contitolari.


Prestazioni accessorie

Il titolare di pensione di reversibilità potrebbe avere diritto, in presenza dei requisiti, all'integrazione al trattamento minimo, all' assegno per il nucleo familiare (anche se il nucleo familiare è composto solo dal coniuge superstite disabile) o alla quota di aumento per famigliari a carico.