Contratto di lavoro a tempo parziale
Il lavoro a tempo parziale è caratterizzato da un orario stabilito dal contratto individuale di lavoro, inferiore al normale orario di lavoro. Quest'ultimo è identificato in 40 ore settimale.
L'istituto del part-time è utilizzato come leva di "flessibilità" dalle aziende per risolvere situazioni di lavoro che non richiedono il pieno impegno del dipendente o per i lavori che devono essere fatte solo in certi periodi dell'anno.
L'obiettivo è quello di assottigliare attraverso questo strumento di esecuzione dei contratto di lavoro, adattandosi alle esigenze di lavoro la disponibilità del lavoratore. Infatti, quest'ultimo può aderire alle richieste lavorando per più ore di quelle del contratto facendo slittare il monte ore di lavoro concordato.
Il rapporto di lavoro a tempo parziale si è rivelato uno strumento prezioso per aumentare l'occupazione di particolari categorie di lavoratori, come i giovani, le donne, gli anziani e lavoratori usciti dal mercato del lavoro. Esso si configura come un rapporto di lavoro stabile, non precario, che può soddisfare le esigenze delle imprese di flessibilità da un lato, e di adeguarsi alle particolari esigenze dei lavoratori, come la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Lavoro supplementare
è prestato oltre le ore di lavoro previste dal contratto di part-time orizzontale (anche temporaneo), ma entro il limite del tempo pieno quando il tempo pieno non sia stato raggiunto è ammissibile anche nel part-time verticale o misto. In attesa che i contratti collettivi stabiliscano altri limiti, è richiesto il consenso del lavoratore. I contratti collettivi stabiliscono anche la retribuzione per le ore supplementari.
Lavoro straordinario
è il lavoro svolto oltre l'orario normale di lavoro a tempo pieno. E' consentita solo nel contributo del part-time verticale o misto anche a tempo determinato fornito per i giorni di lavoro che le parti hanno convenuto, naturalmente, a differenza del lavoro supplementare, portano la prestazione lavorativa giornalmente svolta dal lavoratore oltre l'orario di lavoro normale
Lavoro elastico
è previsto per periodi di tempo superiori a quelli specificati nel contratto di part-time verticale o misto dopo la stipulazione di clausole elastiche sempre, però, che ciò sia ammesso il contratto collettivo nazionale applicato.
La volontà a garantire prestazioni ulteriori e diverse rispetto a quelle del contratto, dovrebbe essere espressa in un accordo scritto separato, che può anche essere contestuale alla sottoscrizione del contratto di lavoro.
Lavoro flessibile
è fornito in periodi di tempo diversi da quelli indicati nel contratto di lavoro a tempo parziale di tutti e tre i tipi, a seguito della conclusione di clausole di flessibilità. Possono essere presi insieme o successivamente nella misura in cui questo è previsto e approvato dal contratto collettivo nazionale applicato.
Tipologie del lavoro part-time
Il rapporto a tempo parziale può essere:
• orizzontale quando la breve durata si riferisce alla normale pianificazione giornaliera;
• verticale quando il servizio è effettuato a tempo pieno ma per periodi predeterminati nel corso della settimana, mese o anno;
• misto quando il rapporto di lavoro a tempo parziale è strutturato combinando le modalità orizzontale e verticale;
Applicazione
Il rapporto a tempo parziale può essere stipulato dalla generalità dei lavoratori e dei datori di lavoro. La disciplina del lavoro a tempo parziale si applica anche nella sua interezza al settore agricolo.
Ai fini della legge sul DURC INTERNO, nel quadro delle iniziative miranti a prevenire e combattere il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare, l'attuale contratto nazionale di lavoro per il settore edile, introduce limiti percentuali di assunzione del contratto lavoratori part-time
Nel settore pubblico è possibile ricorrere al lavoro part-time, ma non si applicano le modifiche introdotte dalla riforma
Caratteristiche
Il contratto di lavoro part-time è un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato.
Dev'essere stipulato per iscritto ai fini della prova e deve contenere un'indicazione accurata della durata della prestazione lavorativa e tempo di lavoro, con riferimento al giorno, settimana, mese, anno.
Trasformazione
• La trasformazione da tempo pieno a tempo parziale deve essere preso per iscritto e deve essere approvato dalla Direzione Provinciale del Lavoro.
• Il rifiuto da parte del lavoratore di trasformare il rapporto da tempo pieno a tempo parziale, e viceversa, non comprende i dettagli delle motivo di licenziamento.
• un lavoratore che abbia trasformato il rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale ha il diritto di precedenza nelle assunzioni con contratto a tempo pieno per l'espletamento delle stesse mansioni o quelli che sono equivalenti a quelle del rapporto di lavoro a tempo parziale .
• Il datore di lavoro che intende assumere lavoratori a tempo parziale deve comunicare al personale già occupato a tempo pieno e dare loro il diritto di precedenza.
• Il lavoratore affetto da patologie oncologiche, per i quali residui una riduzione della capacità di lavoro, in parte a causa degli effetti invalidanti di terapie salvavita, confermati da una commissione medica istituita presso la ASL, ha il diritto di modificare il rapporto tra tempo pieno lavoro a tempo parziale lavorano in verticale o in orizzontale.
La relazione deve essere trasformato di nuovo in richiesta di occupazione a tempo pieno del lavoratore, fatte salve disposizioni più favorevoli per i lavoratori.
Trattamento economico e normativo
Il lavoratore part-time non deve essere discriminato rispetto al lavoratore a tempo pieno per quanto riguarda retribuzioni e condizioni:
• diritto alla stessa retribuzione oraria di lavoratori a tempo pieno, anche se lo stipendio, l'importo della retribuzione per malattia, infortunio e maternità vengono calcolati in proporzione al numero di ore lavorate, salvo che i contratti collettivi non dimostrano che il calcolo è fatto in un più che proporzionale;
• diritto allo stesso trattamento normativo dei lavoratori occupati a tempo pieno in tutti gli aspetti quali la durata del periodo di ferie annuali, la durata del congedo di maternità e il congedo parentale, il trattamento di malattia e infortuni, ecc.;
• per la maternità e la malattia lo stipendio è commisurato al lavoro ridotto.
Per i lavoratori con part-time verticale, il risarcimento è dovuto solo per i giorni per i quali era prevista il contratto per la prestazione lavorativa;
• per l'assegno per il nucleo familiare è necessario fare riferimento alle ore lavorate nel corso della settimana:
• In caso di più di 24 ore, si ha diritto alla piena misura;
• Se inferiore alle 24 ore a tanti assegni giornalieri quante sono le giornate effettivamente lavorate
Il Ministero del Lavoro ha indicato che nel part-time verticale il lavoratore ha diritto al pagamento delle retribuzioni nella sua fissa e variabile, al tempo stesso modo previsto per lavoratori a tempo pieno, salvo diverse disposizioni della contrattazione collettiva.
Diritti e doveri
Il lavoratore part-time ha gli stessi diritti e doveri nei confronti del datore di lavoro di tutti i dipendenti.
Il datore di lavoro, oltre ai diritti e doveri del rapporto di lavoro tipico, dispone di:
• il diritto di richiedere lavoro supplementare, straordinario e flessibili e le clausole elastiche stabilire le modalità ed entro i limiti stabiliti dalla legge;
• il dovere di informare i sindacati le prestazioni del uso professionale di lavoro a tempo parziale;
• l'obbligo di informare i lavoratori dell'intenzione di procedere a nuove assunzioni part-time e full-time e contratto dei lavoratori per trasformare affetti da malattie oncologiche.
Anzianità contributiva
In caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno a tempo parziale e viceversa, ai fini della determinazione dell'importo della pensione, è calcolata per tutta la durata di servizio in materia di periodi di tempo pieno e proporzionalmente effettivamente fatto per anzianità inerente ai periodi di lavoro a tempo parziale. In questo caso il numero di settimane utili, al fine di misurare la pensione è determinato dividendo il normale orario di lavoro parte per il numero di ore settimanali previste dal contratto collettivo a tempo pieno e arrotondando il risultato al più alto successivo.
Il rapporto di lavoro a tempo parziale non comporta alcuna deroga alle norme comuni per l'istituzione del diritto a pensione, a condizione che il reddito imponibile non sia inferiore al minimo per l'accredito del contributo settimanale.
Pertanto, se il minimo settimanale risultato fiscale dei salari ha incontrato, non la settimana da accreditare subire una riduzione a causa del part-time, come la riduzione dell'orario di lavoro è rilevante solo ai fini del calcolo della misura della pensione